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Spazio dei lettori

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Anche io vorrei dire ancora qualcosa su Lucy e sul rapporto con le sue figlie, un argomento che abbiamo sfiorato, ma non approfondito, mercoledì sera.


Quando Chrissy, la figlia di Lucy, rivela a Lucy di aver avuto un aborto, Lucy corre a casa sua, insieme si buttano sul divano e Chrissy piange sul petto di Lucy finchè il suo pianto non si placa.

Lucy scrive:

"...perciò ho detto - Okay, ragazzi, allora io vado. Vi voglio bene, - e loro: - Ciao, mamma, tanto bene... - come dicono sempre quando ci separiamo.

Camminando per strada ho pensato che mia madre a me non aveva mai detto ti voglio bene, e ho pensato alla cosa di Chrissy che voleva chiamare sua figlia Lucy. Mi voleva davvero bene, mia figlia! E pur sapendolo, ero molto stupita, veramente, ero sbalordita." p.36


Questo passaggio mi ha colpito molto. Lucy è chiaramente stata una madre migliore per le sue figlie rispetto a quanto sua madre sia stata per lei, ma sembra quasi non rendersene conto. E' stupita che le sue figlie le vogliano così bene, che lo dicano apertamente e che si sentano libere di piangere davanti a lei, senza temere la sua furia, come lei temeva quella di sua madre. La differenza fra la sua infanzia e l'infanzia delle sue figlie, seppur sia passata una sola generazione, è abissale.

Il fatto che Lucy non si aspetti tutto ciò mi ha fatto pensare che il modo in cui ha educato le sue figlie non dev'essere stato frutto di una scelta o di una decisione razionale (e in fondo, come dice William, "quando succede che una persona scelga davvero qualcosa?"). Forse Lucy non ha scelto una vita diversa ma l'ha desiderata con tutta se stessa e, giorno dopo giorno, senza rendersene conto, l'ha costruita. Ha permesso alle sue figlie di crescere in una famiglia più accogliente, dove ci sia spazio per tutte le emozioni, senza sentirsi giudicati, dove ognuno si senta a proprio agio (anche quando non saranno più, tecnicamente, una famiglia) e dove l'amore si possa esprimere liberamente. Non credo sia facile distaccarsi dal modello educativo dei propri genitori, soprattutto da un modello violento e disfunzionale come quello con cui è cresciuta Lucy. Eppure Lucy ci riesce, senza quasi accorgersene.

In linea con il commento di Gian, credo che Lucy ci riesca perchè è profondamente umana (qui anche nel senso di empatica, comprensiva...) e mi piacerebbe riuscire, come lei, a fare piccoli passi nella direzione giusta.

Angelica Musso


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