Pubblichiamo una lettera di una nostra Lettrice, che ci ha chiesto di rimanere anonima
Nel giorno in cui è nata la campagna social #CoiLibriSiMangia mi è venuto in mente un episodio di cui siete involontari artefici. Ho passato un periodo decisamente complesso per molti motivi e per oltre un anno ho faticato a leggere. Io, amante della lettura oltre ogni misura, che da giovane ero stata soprannominata da mia sorella 50 pages (in omaggio al rapper 50 cent) perché non terminavo una giornata senza aver letto almeno 50 pagine al giorno... ho abbandonato i libri per più di un anno. Non mi era possibile aprire un romanzo senza che la mente si allontanasse dalle parole scritte e si facesse assalire da mille pensieri. Per oltre un anno mi sono addormentata senza nemmeno aprire il libro, cosa che non mi era mai riuscita in 47 anni.
Bene. Tempo fa ho letto del vostro incontro dedicato al libro della Strout "Oh William"! Il giorno dopo mi ha telefonato mia mamma (dalla quale ho ereditato l'amore per la lettura) e mi ha detto che aveva letto "Mi chiamo Lucy Barton" e le era piaciuto tantissimo e si era dunque procurata "Oh William!" e mi avrebbe passato entrambi i libri. Senza ascoltare ragioni quando le dicevo che tanto io non riuscivo a leggere, ha continuato ad aggiornarmi sul fatto che stesse rileggendo "Mi chiamo Lucy Barton", incapace di staccarsene e poi di aver letto tutto d'un fiato anche "Oh William".
Non sto a dire che senza ascoltare ragioni mi aveva anche inviato i libri (leggiamo su ebook). Bene. Ho letto Lucy Barton in pochi giorni e ho iniziato il terzo libro di quest'anno (non sono pazza: il primo era già a buon punto, il secondo solo racconti e il terzo appena all'inizio).
Voglio dirvi che vi sono grata perché la lettura non può essere appannaggio solo di chi ne è dipendente (e i lettori normalmente lo sono, tranne quando vanno in crisi), ma deve essere così fruibile da far cadere quante più persone possibili nel tranello della seduzione della lettura e in qualche modo voi, organizzando incontri e cercando di fare rete contribuite a farlo anche in modi inaspettati.
Una Lettrice anonima