Pubblichiamo, come esempio ed ispirazione, il primo "invito alla lettura" che abbiamo ricevuto da Paolo Baggia, affezionato iscritto a "Tra le righe", che ringraziamo di cuore per il suo contributo.
L’ultimo dei McCarthy
Si stava per perdere la speranza, lo sappiamo che lo scrittore Corman McCarthy è anziano (89) e da 16 non scrive più, l’ultimo libro The Road (La strada) poteva persino sembrare un commiato.
Invece no, a marzo la notizia che in autunno sarebbero arrivati 2 nuovi libri. Ed ora ecco, ci siamo, escono in USA: The Passenger (Il Passeggero) e Stella Maris. Un sollievo, ma anche un filo di apprensione: come saranno? Ritroveremo la prosa tersa e scabra a cui ci aveva abituati?
I nuovi due libri sono legati tra loro, infatti, sono centrati su due gemelli: Bobby ed Alicia, figli di un fisico nucleare che prese parte al Progetto Manhattan ed alla costruzione della prima bomba atomica. Bobby è un sommozzatore di salvataggio che durante il recupero di un aereo caduto in mare scopre delle stranezze e di lì si dipana la storia. Di Alicia, invece, leggeremo le trascrizioni dei colloqui con il suo analista, dopo che era stata ricoverata in un manicomio perché la matematica l’aveva spinta troppo in là.
I libri indagano questioni filosofiche, immagino la stesse che l’autore amava discutere frequentando il Santa Fè Institute, in particolare con l’amico Murray Gell-Mann, il fisico laureato, colui che diede il nome ‘quark’ alle particelle subatomiche derivandolo da una frase dei Finnegans Wake di Joyce. Saranno elucubrazioni comprensibili? Lo scopriremo a tempo debito.
Ed ora, non ci resta che attenderne la traduzione, e magari cogliere l’occasione per rileggere La Strada o Non è un Paese per Vecchi, oppure quello che è ritenuto il suo capolavoro: Cavalli Selvaggi (All the Pretty Horses) per poi proseguire con il resto della trilogia della Frontiera, o immergersi nel Meridiano di Sangue.
Lo consiglio,
Paolo